In Campidoglio si celebrano i sessanta anni dai trattati di Roma che diedero inizio al processo di integrazione continentale con la costituzione della Comunità economica europea e della Comunità europea della energia atomica. I paesi fondatori erano sei: Italia, Francia, Germania (occidentale) e Benelux (Belgio, Olanda e Lussemburgo). Era un altro 25 marzo e da allora, a parte la presenza di ventisette stati senza più il Regno Unito, le istituzioni si sono evolute fino ad avere una moneta unica ampiamente generalizzata e un parlamento a elezione popolare diretta. Di nuovo in Campidoglio e nuova firma: ventisette sottoscrizioni per una dichiarazione buona per ripartire. Nessuno si nasconde le difficoltà, ma almeno si rafforza la consapevolezza che se non si arriverà a una federazione di stati uniti sarà la fine per tutti e dunque è necessario muoversi in questa direzione in modo convinto e deciso.
N°196 domenica 26 marzo 2017