REFERENDUM STRAPERSO.

1666
Alla direzione nazionale del partito democratico (nella foto) Matteo Renzi ha dichiarato di non aver perso ma straperso il referendum.

L’assemblea del partito democratico prende atto della relazione del segretario
Matteo Renzi e la approva quasi alla unanimità: quattrocentottantuno voti favorevoli
contro due contrari e dieci astenuti. L’altro Matteo, il presidente dell’assemblea
Orfini, ha richiamato l’orgoglio della identità del partito, che affronta
apertamente i problemi nei momenti difficili, a differenza di Beppe Grillo e degli altri
esponenti dei cinquestelle che si sono chiusi in un albergo per gestire una situazione
delicata. Presente alla riunione il nuovo premier Paolo Gentiloni, che si è unito in
apertura al canto corale dell’inno di Mameli, volendo così sottolineare che il bene
della nazione è preminente su ogni questione particolare. Per ripartire, Renzi ha rilanciato
per la legge elettorale l’impostazione a suo tempo data da Sergio Mattarella,
in vista delle consultazioni politiche generali alle quali sembra ci si stia avviando.

N°102 lunedi 19 dicembre 2016